Numero Zero

Una storia in rosso. Sulle tracce del PCI in Abruzzo

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Le strategie di comunicazione sono quelle della fiction ma la forma è quella classica del documentario. Emersa al cinema ma diffusasi soprattutto in TV a partire dagli anni Ottanta, la docu-fiction si esprime con un linguaggio ibrido, capace di raccontare fatti ed eventi (storici o di attualità) in modo coinvolgente. 

Effetto-realtà e attori, storytelling e solida ricerca: dove il documentario rallenta, la fiction incalza, in una fusione virtuosa in grado di adattarsi a qualsiasi necessità.

 

In occasione del centenario del Partito Comunista Italiano, Fondazione Abruzzo Riforme ci ha chiesto di realizzare un prodotto audiovisivo capace di comunicare al meglio, da un lato, la ricchezza materiale del loro archivio, dall’altro, le vicende legate alla sezione abruzzese del PCI. Una bella sfida! Diffondere la ricerca (senza annoiare!) è da sempre un lavoro problematico: il formato docu-fiction ci è sembrata  la soluzione.

Così è nata “Una storia in rosso. Sulle tracce del PCI in Abruzzo” e, se volete, potete recuperarla qui.

 

La docu-fiction ha avuto origine al cinema, si è evoluta in TV e oggi può trovare nuova linfa nel mondo digitale. Un mondo meno rigido che offre ampi margini di movimento, ma che necessita di un importante lavoro “dietro le quinte”. Un formato ridotto, sì, ma non per questo privo di contenuti.

Musei, archivi, fondazioni, enti pubblici o privati: tutti coloro che possiedono un patrimonio possono condividerlo e raggiungere pubblici sempre più ampi e diversificati. Dovete solo raccontarci la vostra storia, al resto ci pensa MacFactory!

 

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